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Il volo dello struzzo - Paraguay

Vivevano nel povero paesino di San Eustachio, adagiato sul fianco della montagna d'argento, Aparicio e Josepina che però, poveri non erano, ma erano avari, tanto avari che non sprecavano nulla e con grande parsimonia usavano tutto ciò che serviva loro e anche il cibo lo consumavano tutto e nemmeno l'immondizia si accumulava dietro la loro casetta.
Invano Josè il più povero del paese passava ogni sera dalla loro casa in cerca di qualche avanzo: nulla! E pure gli uccelli avevano smesso di volarci vicino..... neanche una briciola di pane gli avari sposi, sprecavano.
"Josepina, a chi lasceremo tutti i nostri soldi, forse dovremmo fare figli come fa ogni famiglia del paese!"
"Ma sei tonto", rispondeva la moglie, "poi questi consumano i nostri averi e magari sposeranno dei fannulloni e noi moriremo in miseria!"
Erano pastori Josepina e Aparicio, di un gregge di pecore molto grande e spesso dovevano chiamare gente di San Eustachio ad aiutarli....... pagandoli poco e stando anche attenti che non rubassero un po' di lana delle pecore, così Josepina gli guardava nelle tasche quando finivano il lavoro!
Dacché poi qualcuno si era intrufolato nella loro casa per rubare, non passava giorno che non cambiassero posto al bel gruzzolo di monete d'argento che si andava accumulando sempre di più.
"Aparicio", fece nel cuor della notte Josepina, "mi è venuta una bella idea! Tu, domani, costruirai la nostra latrina fuori della casa, proprio davanti, un bel buco per terra, profondo e lì nasconderemo il nostro tesorino di monete e nessuno penserà siano lì".
La cosa funzionò davvero! I ladri tornarono rovistando da cima a fondo la casa senza trovare nemmeno una monetina. E mentre i poveri abitanti di San Eustachio facevano novene su novene davanti alle statue di tutti i santi della chiesa, per scongiurare la miseria, i due avari ingrassavano.
Sulla cima della montagna d'argento, che brillava alla luce fredda della luna, viveva Pintor un condor dalle grandi ali e lì vicino il suo amicone Alfredo lo struzzo, che soffriva molto per avere ali che non lo facevan volare:
"Dimmi tu Pintor", si lamentava Alfredo, "a cosa servono queste ali se non posso volare?" Al ché il condor impietosito, ogni tanto se lo caricava sulla groppa e lo portava in volo, rendendolo molto, molto felice.
Pintor aveva smesso di volare su San Eustachio, mai infatti, nonostante la sua acuta vista, aveva trovato laggiù, tra le povere case, di che sfamarsi un po'.
Quel giorno però, chissà perché, volò alto sul paesino con Alfredo tra le sue potenti ali.
Aparicio, che non ne poteva più di mangiare fagioli per simulare miseria, si era cucinato la sera prima un bel pollo – all'insaputa di Josepina, che aveva passato tutta la notte a contare e ricontare le pecore – così qualche osso avanzato era finito dietro la casa.
All'occhio acuto di Pintor, non sfuggì il resto del pollo e, come una furia, si buttò giù dal cielo su quegli avanzi, dimenticando lo struzzo che precipitò, per suo conto, davanti alla casa dei due avari, sfondando la latrina che, con tutto il suo carico scivolò a valle, tra le vie del povero paese di San Eustachio.
La miseria scomparve dal paese e le novene, di ringraziamento, non si contarono più per la grazia ricevuta da San Eustachio, tramite uno struzzo ripieno di soldi piovuto dal cielo.
Josepina invece, che sapeva bene che "il miracolo" era suo, ammutolì dalla rabbia e non passava giorno che, con una scusa qualsiasi, bastonasse la schiena di Aparicio.

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Flight of the ostrich - Paraguay

Asparicio and Josepina lived in Saint Eustachius, a poor small village lying on the side of the silver mountain. They were not poor, but stingy, so stingy that they did not waste anything and used everything that they needed with great parsimony. They also consumed all the food and no rubbish ever accumulated on the back of their tiny house.
Josè, the poorest chap of the village, in vain passed by their house in search of some left overs: nothing! And also the birds stopped to fly near the house... not even a bread crumble was wasted by the miser couple.
"Josepina, to whom will we leave our money? May be we should have children like all other families in the village!" cried Aparicio.
"Are you crazy", answered the wife, "they will then consume all our money and for sure they will marry slackers and we will die in misery!"
Josepina and Aparicio were shepherds of a very big flock of sheep and they often had to call Sant Eustachius people to help them and... The couple obviously paid them little and was careful that they would not steal wool from the sheep. Josepina looked in their pockets every day when they finished work!
Since somebody got in the house once to steal, they changed the hiding place of their ever growing money hoard.
"Aparicio", cried in the night Josepina, "I had a good idea! Tomorrow, you will build a new latrine outside the house, just in front of it, a nice shallow hole in the ground, and we will hide our treasure of coins in there. Nobody will think that it will be there".
The trick worked perfectly! The thieves searched the house from top to bottom without finding any coins. And while the poor people of Saint Eustachius made prayer after prayer to all the saints of the church trying to ward poverty, the two misers got fatter.
On top of the silver mountain that twinkled in the cold moonlight, there lived Pintor, a condor with large wings and, near there, his friend Alfred the ostrich who suffered much for having wings that do not make him fly:
"Tell me Pintor", lamented Alfred, "what is the meaning of these wings if I cannot fly?" So the condor moved to pity got him on his back and started to fly, making him very, very happy.
Pintor stopped to fly over Saint Eustachius as he never found anything there among the poor houses in spite of his excellent sight. On that day, however, without a specific reason he fled over the village with Alfred within his wings.
Aparicio, who could not stand anymore to eat beans to simulate pittance, cooked on the evening before a nice chicken – without Josepina knowing that. Therefore, some left over bones finished in the back of the house.
The sharp eye of Pintor did not miss the rest of the chicken and quickly dropped from the sky to get the left overs, while forgetting about the ostrich, who fell on his own in front of the house of the two misers destroying the latrine and sliding down to the streets of the poor village of Saint Eustachius.

Misery suddenly disappeared from the village and the daily prayers thanked Saint Eustachius for the ostrich full of money that dropped from the sky. Josepina, instead, who knew well that the "miracle" was actually hers, muted for the rage and she used every excuse to beat the back of Aparicio every day.

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